Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17137 del 26 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17137PEN

Massima

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Il delitto di associazione sovversiva di cui all'art. 270 c.p. non è di per sé ostativo al riconoscimento dei benefici penitenziari, essendo necessario, ai sensi dell'art. 4-bis dell'ordinamento penitenziario, che il condannato abbia concretamente posto in essere e sia stato riconosciuto responsabile del compimento di atti di violenza, quali specifico strumento di finalità terroristiche o eversive. Pertanto, il giudice della sorveglianza, nel verificare l'accessibilità del condannato ai benefici penitenziari, deve accertare che le fattispecie per le quali è stato condannato, ai soli fini che gli rilevano e senza alcuna sovrapposizione con il titolo esecutivo esitato dal giudizio di cognizione, non rientrino nel catalogo dei divieti indicati dalla norma, essendo necessario che gli atti di violenza siano strumentalmente e direttamente rivolti al perseguimento di finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, e non essendo sufficiente il mero dato rappresentato dall'impiego di energia fisica, ontologicamente funzionale all'esecuzione di condotte predatorie. Inoltre, la circostanza aggravante di cui all'art. 1 della L. n. 15 del 1980, ove esclusa in sede di cognizione, non può essere ritenuta ostativa ai benefici penitenziari per i reati-satellite, in quanto la finalità eversiva deve essere accertata in concreto per ciascuna fattispecie delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefan - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa A - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1844/2014 TRIB. SORVEGLIANZA di CATANZARO, del 19/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SARACENO Rosa Anna;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. PINELLI Mario, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata in accoglimento del secondo motivo di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Catanzaro, con ordinanza del 19 marzo 2015, ha rigettato il reclamo proposto …

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