Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15146 del 19 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15146PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La misura cautelare della custodia in carcere, pur essendo residuale rispetto ad altre misure coercitive o interdittive, può essere legittimamente applicata quando sussiste un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla condotta pregressa dell'indagato, dalla sua condizione di soggetto alcool dipendente e dall'assenza di elementi che comprovino l'avvio di un percorso di disintossicazione, anche laddove i familiari della persona sottoposta a indagine auspichino soluzioni alternative. In tali casi, la motivazione del provvedimento cautelare non è censurabile in sede di legittimità se risulta coerente, completa e logica, ancorché possa essere oggetto di un diverso apprezzamento da parte del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - rel. Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 454/21 del Tribunale di L'Aquila del 13/12/2021;
letti gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;
udita la relazione del consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria scritta del pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale di L'Aquila ha respinto l'istanza di …

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