Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51091 del 9 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51091PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato non presuppone necessariamente un previo accordo o la reciproca consapevolezza del concorso altrui, essendo sufficiente che la coscienza del contributo fornito all'altrui condotta esista unilateralmente. Ai fini della configurabilità del concorso, il contributo concorsuale assume rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell'evento lesivo, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore, rafforzando il proposito criminoso o agevolando l'opera degli altri concorrenti. Pertanto, la mera presenza di una persona in più all'interno dell'autovettura utilizzata per commettere il reato, che evidentemente condivide il progetto e la condotta criminosa materialmente posta in essere dagli altri, può integrare un contributo concorsuale, in quanto tale presenza può dare maggiore sicurezza a chi commette materialmente l'aggressione, sapendo di poter contare sull'intervento in suo soccorso dell'amico. Il giudizio sulla sussistenza delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale può limitarsi a prendere in esame, tra gli elementi indicati dall'articolo 133 c.p., quello che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno il riconoscimento del beneficio, senza necessità di un esame analitico di tutti i fattori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 18/06/2013 dalla Corte di appello di Genova;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

Il difensore di (…

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