Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6468 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:6468SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non necessita di una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, in quanto il decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso, lungi dal radicare un legittimo affidamento del privato, rafforza il carattere antigiuridico dell'intervento. L'eventuale presentazione di una istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non comporta l'automatica inefficacia del provvedimento sanzionatorio pregresso, che subisce solo una mera sospensione, riacquistando efficacia in caso di rigetto della domanda di sanatoria. I provvedimenti repressivi degli abusi edilizi, inoltre, non devono essere preceduti dalla comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di atti tipizzati e vincolati che presuppongono un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul loro carattere non assentito. Il tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso e l'affidamento del privato non costituiscono elementi idonei a impedire l'adozione del provvedimento demolitorio, in quanto l'ordinamento tutela l'affidamento solo quando esso presenti un carattere incolpevole, mentre la realizzazione di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività del costruttore realizzata contra legem. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato a seguito della verifica della mancanza del previo titolo abilitativo, costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non necessita di una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, né è condizionato dalla presentazione di una istanza di accertamento di conformità, la cui eventuale pendenza comporta solo una sospensione dell'efficacia del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/12/2020

N. 06468/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05614/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5614 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto in Napoli, viale A. Gramsci, 19 (presso lo studio legale D’Alterio);

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto in Napoli, via ((omissis)), 3;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 45 del 26.8.2015 avente ad oggetto la …

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