Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12528 del 17 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12528PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, anche attraverso il contributo di singoli atti di agevolazione, è punita ai sensi dell'art. 416-bis c.p. e comporta la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, salvo che non siano dimostrati elementi specifici che escludano la permanenza delle esigenze cautelari. Il giudice deve valutare complessivamente gli elementi indiziari, anche di natura indiziaria, che dimostrino il ruolo del soggetto all'interno dell'associazione criminale, senza parcellizzare l'analisi dei singoli contributi, i quali, considerati nel loro insieme, possono fornire una descrizione concreta della partecipazione del soggetto alla vita della compagine associativa. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari deve tenere conto della gravità del fatto, della personalità del prevenuto, della probabile presenza di contatti con altri soggetti coinvolti nell'attività criminosa e della concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, anche in relazione al pericolo di reiterazione dei reati, senza che sia necessario accertare la migliore ricostruzione dei fatti, essendo sufficiente una motivazione intrinsecamente razionale e capace di rappresentare l'iter logico seguito. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati di contesto mafioso, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., opera non solo nel momento di adozione del provvedimento genetico della misura coercitiva, ma anche nelle successive vicende che attengono alla permanenza delle esigenze cautelari, salvo che non siano dimostrati elementi specifici che escludano la permanenza di tali esigenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenico - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- (OMISSIS) n. a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 7 maggio 2013 del Tribunale della Liberta' di Catanzaro;

Sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito l'avv.to (OMISSIS) del foro di (OMISSIS), di fiducia, che ha insistito per l'accoglimento del rico…

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