Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43259 del 12 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:43259PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. assorbe i reati di percosse, minacce e ingiurie, in quanto elementi essenziali della violenza fisica e morale propria di tale fattispecie, mentre il reato di lesioni personali volontarie di cui all'art. 582 c.p. concorre con il reato di maltrattamenti, in quanto dotato di una diversa obiettività giuridica. Pertanto, il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di maltrattamenti, deve verificare se gli episodi di lesioni personali, pur essendo stati già oggetto di precedente condanna, siano concorrenti e distinti rispetto alla condotta di maltrattamenti, procedendo all'autonoma contestazione e accertamento del reato di lesioni personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - rel. Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;

nei confronti di:

1) NA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza m. 67/2006 GIUDICE DI PACE di MONTEPULCIANO, del 30/10/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA COLONNESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), l'annullamento con rinvio.

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