Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27303 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27303PEN

Massima

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Il giudice, nell'esaminare la richiesta di estradizione verso uno Stato estero, deve verificare che l'identità dell'estradando sia stata compiutamente accertata sulla base di elementi probatori chiari ed incontrovertibili, quali l'esame del DNA e il confronto fotografico con le immagini di videosorveglianza, senza limitarsi ad un mero controllo formale della documentazione allegata. Pur non essendo necessario il rispetto di tutti i requisiti di identificazione previsti dall'art. 700 c.p.p., comma 2, lett. c), la Corte di appello deve comunque valutare la gravità indiziaria a carico dell'estradando, accertando che dalla richiesta di consegna risultino indicate le ragioni per le quali, nella prospettiva dello Stato richiedente, sia stata ritenuta probabile la commissione del reato ascritto, in assenza di prove a discarico chiare ed incontrovertibili della sua innocenza. Tali principi, elaborati dalla giurisprudenza di legittimità in tema di estradizione, trovano applicazione anche nel caso di richiesta di consegna di un cittadino italiano verso uno Stato estero, in quanto la verifica dell'identità dell'estradando e della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza costituisce un presupposto imprescindibile per l'accoglimento della domanda di estradizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluig - Presidente

Dott. VIGNA M.Sabina - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAV.P. - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a Napoli il 14/07/1995
avverso la sentenza emessa il 07/02/2023 dalla Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Fabrizio D'Arcangelo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Nicola Lettieri, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Napoli ha deliberato in se…

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