Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29917 del 3 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29917PEN

Massima

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Il sequestro di persona non è assorbito dal reato di rapina aggravata quando la privazione della libertà personale precede o si protrae oltre il tempo strettamente necessario alla consumazione della rapina, configurandosi in tal caso un concorso formale tra i due reati. La limitazione della libertà di movimento della vittima, anche se finalizzata a garantire la fuga dei rapinatori, integra il reato di sequestro di persona ai sensi dell'art. 605 c.p. quando non si esaurisce con il compimento della rapina. Ai fini della configurabilità del reato di sequestro di persona, non rileva che la vittima sia riuscita a liberarsi in breve tempo, essendo sufficiente l'accertamento della condotta di privazione della libertà personale protrattasi oltre il tempo necessario alla rapina. La sussistenza del reato di rapina può essere provata dalle dichiarazioni della persona offesa, valutate secondo i criteri elaborati dalla giurisprudenza in tema di attendibilità delle testimonianze della vittima. Il divieto di reformatio in peius non è violato quando il giudice di appello, pur riducendo la pena rispetto alla sentenza di primo grado, applica le attenuanti generiche in misura inferiore rispetto al primo giudice, in ragione degli elementi di fatto emersi e della diversa qualificazione giuridica del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30 giugno 2017 della Corte d'Assise d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLI Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Sentito l'avv. (OMISSIS) che ha insistito nei motivi del ricorso da lui sottoscritto.<…

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