Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26473 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26473PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La causa di estinzione del reato per condotte riparatorie di cui all'art. 162-ter c.p. non è applicabile ai reati di competenza del giudice di pace, in quanto il sistema sostanziale e processuale relativo a tali reati già prevede specifiche cause estintive finalizzate a promuovere la conciliazione tra le parti. Pertanto, il giudice di merito non può applicare l'istituto di cui all'art. 162-ter c.p. ai reati di competenza del giudice di pace, essendo tale causa estintiva incompatibile con il peculiare regime previsto per tali illeciti. Inoltre, la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non è applicabile ai reati di competenza del giudice di pace, in quanto la giurisprudenza di legittimità ha affermato che tale istituto non trova applicazione in relazione a tali fattispecie. Infine, la motivazione della sentenza di condanna può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, purché sorrette da altri elementi probatori, come le testimonianze di soggetti estranei alle parti, senza che sia necessario un apprezzamento diretto da parte dei medici che hanno rilasciato il certificato attestante le lesioni, essendo sufficiente che il referto medico indichi in modo chiaro ed inequivoco la natura e la durata delle lesioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/04/2019 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE GREGORIO EDUARDO;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LIGNOLA FERDINANDO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Caltanissetta ha parzialmente riformato, quanto alla pena, …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.