Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52265 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52265PEN

Massima

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La confisca di prevenzione dei beni può essere disposta anche in assenza dell'attualità della pericolosità sociale del proposto, purché siano emersi in precedenti procedimenti elementi indiziari sufficienti a dimostrare la sua pericolosa contiguità ad un sodalizio mafioso, a prescindere dall'esito del giudizio penale. Il giudizio di pericolosità sociale può essere validamente fondato su tali precedenti elementi indiziari, senza che sia necessaria una nuova verifica della pericolosità al momento dell'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale. La confisca può essere disposta anche sui beni intestati a terzi, qualora risulti la loro illecita provenienza o l'interposizione fittizia, senza che sia necessario accertare la sproporzione tra il valore dei beni e il reddito o l'attività svolta dall'intestatario, essendo sufficiente la dimostrazione del nesso di pertinenzialità tra i beni e l'attività illecita del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 31/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 23/12/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

lette le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 23/12/2013 la Corte d'appello di Palermo ha rigettato l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso il provvedimento con il qu…

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