Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34501 del 29 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34501PEN

Massima

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La condotta di un soggetto che, pur non avendo formalmente agito nell'ambito di una operazione di acquisto simulato di sostanze stupefacenti disposta e coordinata dalle autorità competenti secondo le procedure previste dalla legge, abbia tuttavia agito nella convinzione di svolgere tale attività sotto il controllo e la direzione delle forze di polizia, al fine di consentire l'arresto di un trafficante di droga, integra una causa di giustificazione putativa che esclude la punibilità della condotta, ai sensi dell'art. 59 c.p., anche in assenza del rispetto delle formalità procedurali stabilite dalla normativa speciale, atteso che la ratio di tale disciplina è quella di estendere la causa di non punibilità agli ausiliari che abbiano agito su disposizione degli organi di polizia, a prescindere dalla ritualità delle procedure seguite. Pertanto, qualora emerga che il soggetto abbia agito nella convinzione di svolgere un'attività di acquisto simulato sotto il coordinamento delle forze dell'ordine, finalizzata all'arresto di un trafficante, la sua condotta deve ritenersi scriminata ai sensi dell'art. 59 c.p., a prescindere dal rispetto delle formalità previste dalla legge, non potendosi far ricadere su di lui le eventuali carenze procedurali ascrivibili agli organi di polizia. In tali casi, la mancata attivazione della procedura formale non incide sulla capacità di testimoniare degli ufficiali di polizia giudiziaria addetti alle unità specializzate antidroga, configurando semmai una responsabilità di carattere disciplinare, ma non penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Venezia del 14.12.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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