Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26228 del 24 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26228PEN

Massima

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La confisca di beni mobili e immobili intestati a terzi è legittima quando, sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, risulti che tali beni siano nella disponibilità effettiva del soggetto sottoposto a misura di prevenzione personale, anche in assenza di una prova diretta del nesso causale tra i beni e le attività illecite accertate. A tal fine, la motivazione del provvedimento di confisca deve analizzare compiutamente gli elementi indiziari che inducono a ritenere fittizia l'intestazione dei beni, quali l'incongruenza tra il valore dei beni e la capacità reddituale del titolare apparente, la contestualità temporale tra l'acquisto dei beni e la commissione dei reati, la mancata utilizzazione effettiva del bene da parte del titolare apparente, nonché ogni altro elemento che consenta di ricostruire il reale rapporto tra il soggetto sottoposto a misura e i beni oggetto di confisca. La motivazione deve altresì esaminare in modo esauriente le deduzioni difensive volte a dimostrare la legittima provenienza dei beni, senza omettere di valutare elementi come l'accensione di mutui bancari o la titolarità di altre risorse finanziarie in capo al soggetto intestatario. Il sindacato di legittimità sulla confisca di prevenzione è limitato alla verifica della violazione di legge, senza estendersi al controllo dell'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di merito, salvo che quest'ultimo risulti del tutto privo di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DA. VI. N. IL (OMESSO);

2) DA. DO. FR. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 03/05/2007 CORTE APPELLO di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Lette le conclusioni del P.G. Dr. Stabile Carmine che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto in data 3-5-2007 la Corte di Appello di Bari, a seguito dell'impugnazio…

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