Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36595 del 13 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36595PEN

Massima

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Il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sull'aggravante della recidiva reiterata, previsto dall'art. 69, comma 4, c.p., non opera in modo automatico, ma solo nei casi in cui il giudice ritenga che la recidiva sia effettivamente idonea ad influire sul trattamento sanzionatorio del fatto. Qualora il giudice non ravvisi tale idoneità, non vi sarà luogo ad alcun giudizio di comparazione, con la conseguente esclusione dell'elisione automatica delle circostanze attenuanti. Il principio di proporzionalità della pena impone, infatti, che il trattamento sanzionatorio sia adeguato alle peculiarità del caso concreto, senza che il divieto di prevalenza delle attenuanti operi in modo rigido e indiscriminato. Il giudice, pertanto, è tenuto a motivare adeguatamente le ragioni per le quali ritiene la recidiva reiterata idonea ad incidere sulla determinazione della pena, al fine di consentire un effettivo controllo sulla correttezza del giudizio di bilanciamento tra circostanze. Solo in tal modo è possibile assicurare il rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità della sanzione penale, sanciti dagli artt. 3 e 27 della Costituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1012/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del 21/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ULIANA ARMANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'nammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Ma. Gi. proponeva ricorso per cassazione a mezzo difensore di fiducia avverso al sent…

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