Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, qualora il lavoratore straniero abbia instaurato un rapporto di lavoro stabile e continuativo in Italia, dimostrando il possesso dei requisiti sostanziali previsti dalla legge per il rilascio del permesso ordinario, senza che sia necessario il previo accertamento della capienza della quota di ingresso programmata. Tale interpretazione, volta a valorizzare le condizioni sostanziali di cui agli artt. 5 e 6 del T.U. sull'immigrazione, risulta coerente con la ratio della normativa, che prevede una disciplina di favore nei confronti dei lavoratori stagionali stranieri, consentendo loro di convertire il titolo di soggiorno in presenza di un rapporto di lavoro stabile, senza dover necessariamente lasciare il territorio nazionale e rientrare con apposito visto. Infatti, la previsione della possibilità di conversione del permesso di soggiorno per lavoro stagionale in permesso per lavoro subordinato, ove ne ricorrano le condizioni, rappresenta una facoltà ulteriore e distinta rispetto al diritto di precedenza nel rientro in Italia per la successiva stagione lavorativa, a dimostrazione della volontà del legislatore di agevolare l'integrazione e la stabilizzazione del lavoratore straniero che abbia dimostrato di essere socialmente inserito e di disporre di un reddito lecito sufficiente al proprio sostentamento. Tale interpretazione, peraltro, risulta coerente con il tenore del permesso di soggiorno originariamente rilasciato, ove non risulta indicata la natura stagionale del titolo, essendo riportato soltanto il motivo "lavoro subordinato".