Consiglio di Stato sentenza n. 741 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:741SENT

Massima

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Il decreto di esproprio definitivamente trasferisce la proprietà dei beni all'amministrazione, rendendo inapplicabile l'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 anche in caso di nullità della dichiarazione di pubblica utilità, poiché il comproprietario che non abbia tempestivamente impugnato il decreto non può invocare gli effetti favorevoli di una sentenza passata in giudicato a favore di altro condomino. L'inerzia ultraventennale del privato nell'impugnare il decreto di esproprio preclude la possibilità di far valere successivamente il proprio diritto dominicale, non essendo sufficiente l'entrata in vigore della norma che prevede l'applicazione retroattiva dell'art. 42-bis citato. Il giudice amministrativo, in sede di giudizio sul silenzio, può conoscere dell'accoglibilità dell'istanza solo in caso di manifesta fondatezza o manifesta infondatezza della stessa, senza potersi sostituire all'amministrazione nell'esercizio del potere discrezionale.

Sentenza completa

N. 03385/2014
REG.RIC.

N. 00741/2015REG.PROV.COLL.

N. 03385/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3385 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Tacito, 41;

contro

Comune di Melissa, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 49;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CALABRIA - CATANZARO: SEZIONE II n. 00358/2014, resa tra le parti, concernente il silenzio serbato dall'Amministrazione su un’istanza di applicazione dell’art. 42
bis
del d.P.R. n. 327/2001 –…

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