Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25783 del 10 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25783PEN

Massima

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Il metodo mafioso nell'estorsione si configura quando l'agente, pur senza appartenere a un'organizzazione criminale, utilizza modalità tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso per indurre la vittima in uno stato di soggezione e assoggettamento, evocando il pericolo di dover fronteggiare le istanze prevaricatrici di un gruppo criminale. A tal fine, non è necessario che vi sia una concreta e verificata origine mafiosa della minaccia, essendo sufficiente che le modalità e il contesto della condotta siano idonei a creare nella vittima la percezione di trovarsi di fronte a una organizzazione criminale strutturata, piuttosto che a un singolo malfattore. La valutazione della sussistenza dell'aggravante del metodo mafioso deve pertanto avere riguardo all'idoneità in concreto ed ex ante della condotta minatoria a realizzare l'obiettivo prefissato, a prescindere dalla capacità e dalla forza d'animo della vittima di resistere alle pressioni illecite. Inoltre, la pluralità di condotte estorsive, anche se realizzate in tempi diversi e con modalità frazionate, può configurare un unico reato permanente di estorsione, qualora siano dirette al conseguimento di un medesimo profitto ingiusto, senza che ciò incida sulla valutazione delle esigenze cautelari e sull'adeguatezza della misura applicata. Infine, la valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni delle persone offese, così come l'accertamento della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e dei pericula libertatis, rientra nell'ambito del prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se logica e congruente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI M - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a Girifalco il 8/12/1966,
avverso la ordinanza in data 7/12/2019 del Tribunale di Catanzaro, sezione distrettuale per il riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Massimo Perrotti;
lette le conclusioni scritte prodotte dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Cenniccola Elisabetta, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
RI…

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