Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4224 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4224PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta del soggetto attivo, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, cagiona nella vittima uno stato perdurante di ansia e paura, tale da alterare in modo significativo le sue abitudini di vita. La valutazione di tale elemento soggettivo non può fondarsi esclusivamente sulle dichiarazioni della persona offesa, ma deve essere supportata da ulteriori elementi di prova, anche di natura logica, che confermino la gravità e la sistematicità delle condotte persecutorie. Inoltre, qualora l'imputato e la persona offesa risultino reciprocamente indagati per reati commessi in danno l'uno dell'altra, le loro dichiarazioni non possono essere valutate come prova testimoniale, ma devono essere esaminate nel rispetto delle garanzie previste per gli imputati di reato connesso. Il giudice, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena, non è tenuto a considerare tutti gli elementi prospettati dall'imputato, essendo sufficiente che motivi adeguatamente il diniego sulla base di specifiche ragioni ostative, anche legate alla gravità e alla persistenza delle condotte persecutorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/01/2020 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALASELICE BARBARA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte d'appello di Bari ha rifor…

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