Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 9995 del 27 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9995CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il ricorso per cassazione è inammissibile qualora il quesito di diritto formulato dalla parte ricorrente non sia idoneo a consentire l'individuazione della soluzione adottata dalla sentenza impugnata e la precisa delimitazione dei termini della contestazione, senza richiedere una scomposizione in più parti prive di connessione tra loro. La norma di cui all'art. 366-bis c.p.c. impone al ricorrente di chiarire con il quesito l'errore di diritto imputato alla sentenza impugnata in relazione alla concreta fattispecie, non essendo sufficiente una formulazione generica o astratta. L'inidonea formulazione del quesito equivale all'omessa formulazione, in quanto incide sulla sostanza dell'impugnazione, vanificando la finalità di consentire alla Corte di Cassazione il miglior esercizio della funzione nomofilattica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. FINOCCHIARO Mario - Consigliere

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. SCARANO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 14020/2009 proposto da:

MA. AL. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DELLE ALPI 30, presso lo studio dell'avvocato CAIANIELLO Salvatore, che lo rappresenta e difende, giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

CONDOMINIO DI (OMESSO);

- intimato -

avverso la sentenza n. 9518/2008 del TRIBUNALE di ROMA del 22/04/08, depositata il 09/05/2008;

udita la relazione della causa svolta …

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