Il giudice dell'esecuzione, in presenza di un reato previsto dall'art. 186, comma 9-bis, del Codice della Strada, può dichiarare l'estinzione del reato e disporre la riduzione alla metà della sanzione amministrativa della sospensione della patente di guida, qualora sia stato svolto positivamente il lavoro di pubblica utilità. Tuttavia, l'autorizzazione all'utilizzo della patente di guida in alcune fasce orarie per ragioni di lavoro è di competenza esclusiva dell'autorità amministrativa, in applicazione dell'art. 218 del Codice della Strada, e non può essere concessa dal giudice dell'esecuzione, neppure in virtù della previsione di cui all'art. 62, comma 2, della Legge n. 69 del 1981, che attribuisce al magistrato di sorveglianza il potere di disciplinare la sospensione della patente in modo da non ostacolare il lavoro del condannato. Ciò in quanto la competenza del giudice dell'esecuzione a provvedere in ordine alle sanzioni amministrative accessorie sussiste solo nei casi eccezionali previsti dalla legge, e la citata norma di cui all'art. 186, comma 9-bis, del Codice della Strada non attribuisce tale potere di intervento al suddetto giudice.