Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2490 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:2490SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile da ufficio a residenza, realizzato mediante l'installazione di arredi e attrezzature idonei a consentire l'uso abitativo, anche in assenza di opere edilizie, costituisce violazione urbanistica ed edilizia sanzionabile con l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi. Tale mutamento di destinazione d'uso, pur non comportando interventi strutturali, è comunque rilevante sotto il profilo urbanistico ed edilizio in quanto determina il passaggio dell'unità immobiliare da uso produttivo e direzionale a uso residenziale, in contrasto con la normativa vigente e con i titoli edilizi rilasciati. La mera installazione di arredi e attrezzature idonei all'uso abitativo, anche in assenza di opere edilizie, è sufficiente a integrare la fattispecie di mutamento di destinazione d'uso, in quanto permette lo stazionamento di persone anche a tempo indeterminato, laddove l'uso ufficio di locali interrati, a ridotta disponibilità di luce e aria, si giustifica solo per la temporaneità dell'utilizzo umano. Pertanto, l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi è legittimo anche in assenza di lavori qualificabili come ristrutturazione edilizia, in quanto ai sensi dell'art. 23-ter del D.P.R. 380/2001 costituisce mutamento rilevante della destinazione d'uso ogni forma di utilizzo dell'immobile o della singola unità immobiliare diversa da quella originaria, ancorché non accompagnata dall'esecuzione di opere edilizie. La mancata comunicazione preventiva al Comune del mutamento di destinazione d'uso, pur non essendo necessaria la comunicazione di avvio del procedimento per l'adozione dell'ordinanza di demolizione, integra comunque una violazione urbanistica ed edilizia sanzionabile. Infine, l'ordine di ripristino può essere legittimamente impartito al proprietario dell'immobile, anche in assenza di prova che il mutamento di destinazione d'uso sia stato realizzato dai conduttori o subconduttori, salvo che il proprietario dimostri che la destinazione d'uso è stata modificata contro la sua volontà.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/11/2019

N. 02490/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01408/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1408 del 2018, proposto da
Immobiliare Lino's, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Paola Giovannini, Luca Negri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Livigno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Luca Enrico Pedrana, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'ordinanza del Comune di Livigno n. 31 del 30.04.2018 e di ogni altro atto preordinato, presupposto, connesso e conseguente.

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