Consiglio di Stato sentenza n. 5725 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:5725SENT

Massima

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Il termine assegnato dall'amministrazione per l'integrazione della documentazione necessaria ai fini del condono edilizio, ai sensi dell'art. 39, comma 4, della legge n. 724/1994, è da ritenersi perentorio, sicché la mancata presentazione della documentazione richiesta entro il termine stabilito comporta l'improcedibilità della domanda e il conseguente legittimo diniego della concessione in sanatoria, anche in assenza di una specifica notifica del provvedimento finale. L'amministrazione non è tenuta a notificare la richiesta di integrazione documentale con le forme proprie della notificazione degli atti giudiziari, essendo sufficiente l'invio di una lettera raccomandata con avviso di ricevimento. L'inosservanza del termine assegnato per l'integrazione documentale è imputabile alla parte privata, la quale è tenuta a un dovere di leale cooperazione procedimentale, specie in un procedimento di natura eccezionale quale quello del condono edilizio, avviato su istanza di parte e volto a sanare un illecito edilizio perpetrato dalla medesima. Pertanto, le giustificazioni tardivamente addotte dal privato, prive di puntuali riscontri probatori e inidonee a giustificare il ritardo, non possono essere accolte dall'amministrazione ai fini della rimessione in termini.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/10/2018

N. 05725/2018REG.PROV.COLL.

N. 08153/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8153 del 2017, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Crescenzio, n. 82;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Sede di Roma, Sezione II-
Bis
, n. 6265/2017, resa tra le pa…

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