Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1912 del 18 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1912PEN

Massima

Il falso in atto pubblico di cui all'art. 476 c.p., comma 1, si configura quando il pubblico ufficiale, nell'esercizio delle sue funzioni, forma un atto attestante fatti non veri o ne altera la verità, senza che l'atto abbia la qualità di documento fidefacente. In tal caso, il termine di prescrizione del reato è di sette anni e sei mesi, che decorre dalla data di formazione dell'atto falso. Qualora la contestazione del reato non specifichi la natura fidefacente dell'atto, non può essere ritenuta la fattispecie aggravata di cui al comma 2 dello stesso articolo, ma solo quella base del comma 1, la cui prescrizione deve essere rilevata d'ufficio dal giudice quando risulti maturata alla data della pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza n. 1588 del 12.10.2021 della VI Sezione di questa Corte;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
letta la requisitoria del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3.12.2020 la Corte di Appello di Roma aveva riformato, solo con riguardo al dive…

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