Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29717 del 11 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:29717PEN

Massima

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Il delitto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all'art. 640-bis c.p. si configura quando l'indebita percezione di contributi pubblici è conseguenza di artifici o raggiri che inducono in errore l'ente erogatore circa i presupposti che legittimano l'erogazione, a differenza del meno grave delitto di indebita percezione di erogazioni pubbliche di cui all'art. 316-ter c.p. che ricorre quando l'erogazione consegue alla mera presentazione di una dichiarazione mendace senza costituire l'effetto dell'induzione in errore dell'ente erogante. Pertanto, ai fini della corretta qualificazione giuridica del fatto, è necessario accertare se gli artifici o raggiri posti in essere abbiano effettivamente indotto in errore l'ente erogatore, ovvero se la condotta si sia limitata alla mera presentazione di una dichiarazione non veritiera senza determinare l'induzione in errore dell'amministrazione. Tale accertamento costituisce una questione di fatto rimessa alla valutazione dei giudici di merito, la cui motivazione, se esaustiva e priva di contraddizioni logiche, non è sindacabile in sede di legittimità. Inoltre, la confessione resa dall'imputato in sede di interrogatorio, se adeguatamente valorizzata e motivata dai giudici di merito, può costituire valido elemento probatorio ai fini della ricostruzione del fatto e della sua qualificazione giuridica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 17/5/2012 della Corte d'appello di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Scardaccione Eduardo, che ha concluso chiedendo che il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 17/5/2012…

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