Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29348 del 22 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29348PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando il soggetto attivo, approfittando dello stato di bisogno della vittima, pattuisce o fa conseguire interessi o altri vantaggi usurari, in misura sproporzionata rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità. La valutazione della sussistenza del reato di usura deve essere effettuata sulla base di un giudizio complessivo che tenga conto non solo dell'entità degli interessi pattuiti, ma anche di tutte le circostanze del caso concreto, quali l'entità del prestito, la durata del rapporto, le modalità di restituzione, le condizioni personali e patrimoniali delle parti. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che gli interessi pattuiti o comunque conseguiti risultino manifestamente sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro, a prescindere dalla consapevolezza da parte del soggetto attivo di approfittare dello stato di bisogno della vittima. Il reato di esercizio abusivo di attività finanziaria si configura quando il soggetto, senza essere autorizzato, svolge in modo professionale e organizzato attività di concessione di finanziamenti al pubblico, sottraendosi ai controlli di legge. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'attività, anche se in concreto realizzata per una cerchia ristretta di soggetti, sia rivolta ad un numero potenzialmente illimitato. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della sussistenza delle circostanze attenuanti generiche, la cui esclusione può essere legittimamente fondata anche su un solo elemento negativo, oggettivo o soggettivo, ritenuto prevalente. Il giudizio di cassazione è precluso dalla rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata e dall'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/03/2019 della CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)) il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
esaminate le conclusioni delle parti civili (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS).

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