Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 730 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:730SENT

Massima

Il Comune, nell'esercizio del proprio potere discrezionale in materia di pianificazione urbanistica, può classificare un'area come "zona agricola di valore ambientale" senza essere tenuto a una puntuale motivazione in ordine al rigetto di eventuali osservazioni presentate dai privati, salvo il caso in cui sussistano "affidamenti qualificati" in capo ai proprietari. La scelta di mantenere la destinazione agricola di un'area posta al confine tra edificato e zona rurale, pur non impedendo possibilità di sviluppo edificatorio, rientra nell'ampia discrezionalità riconosciuta all'autorità comunale in materia urbanistica e non risulta palesemente illogica o irragionevole, in assenza di elementi che dimostrino una sostanziale identità di situazioni tale da configurare una disparità di trattamento.

Sentenza completa

N. 00815/2007
REG.RIC.

N. 00730/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00815/2007 REG.RIC.

N. 01894/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

A) sul ricorso numero di registro generale 815 del 2007, proposto dalla sig.ra Bona Salviati, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli 40;

contro

Comune di Vecchiano, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Firenze, lungarno A. Vespucci 20;

B) sul ricorso numero di registro generale 1894 del 2007, proposto dalla sig.ra Bona Salviati, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli 40;

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