Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34661 del 4 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34661PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, si appropria di beni sottoposti al suo controllo, anche se di modesto valore, integra il reato di peculato, in quanto la condotta realizza un abuso del possesso dei beni pubblici, a prescindere dalla loro effettiva acquisizione nella sfera patrimoniale dell'amministrazione. Ciò in quanto i beni sottoposti a controllo della pubblica amministrazione, anche se non ancora formalmente acquisiti, rientrano nella sua sfera di disponibilità e di tutela, sicché la loro distrazione per fini privati costituisce un illecito appropriazione di beni pubblici. Inoltre, la gravità indiziaria di tale condotta, unitamente alla concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, possono giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di un danno patrimoniale diretto all'amministrazione, in ragione del vulnus arrecato al prestigio e all'imparzialità della funzione pubblica esercitata. Tuttavia, la misura cautelare deve essere proporzionata alla gravità del fatto, potendosi eventualmente adeguare alla fattispecie concreta, come nel caso di beni di modesto valore, con l'applicazione di una misura interdittiva anziché detentiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 25/5/2020 del Tribunale del riesame di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la ordinanza in epigrafe il Tribunale del riesame di Saler…

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