Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19699 del 17 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:19699PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, deve procedere a un'approfondita verifica della loro intrinseca coerenza e plausibilità, nonché della presenza di riscontri esterni individualizzanti, senza limitarsi al mero richiamo di precedenti pronunce di condanna a carico dei dichiaranti. Ove tale verifica dia esito positivo, le dichiarazioni accusatorie del collaboratore di giustizia, anche se rese de relato, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale degli imputati, a condizione che siano spontanee, sincere e prive di intenti calunniatori. Il giudice di merito deve altresì procedere al bilanciamento di tutte le circostanze aggravanti e attenuanti, anche speciali, rilevanti ai fini della determinazione della pena, senza preclusioni di sorta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CURAMI ((omissis)) - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Relatore

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Ab.An., nato a C il (omissis),
Ab.Fi., nato a C il (omissis),
Be.Lu., nato a C il (omissis),
Be.Ce., nato a C il (omissis),
Ma.Se., nato a M il (omissis);
avverso la sentenza del 19/07/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EVA TOSCANI;
udito il Sostituto Procuratore generale, MARILIA DI NARDO, che ha concluso chiedendo per Ma.Se. l'annullamento con rinvio limitatamente al trattamento sanzionatorio, rigetto nel resto;
rigetto di tutti gli altri r…

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