Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38879 del 4 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38879PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere valutato dal giudice in termini di concretezza e attualità, desumibili dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, dalla personalità della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato, desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali, senza che tale pericolo possa essere dedotto esclusivamente dalla gravità del titolo di reato per cui si procede. Anche in presenza di condotte criminose risalenti nel tempo, il pericolo di reiterazione può essere legittimamente desunto dalle modalità delle condotte contestate, ove persistano atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto e collegamenti con l'ambiente in cui il fatto illecito contestato è maturato, senza che sia necessaria la dimostrazione di una condotta criminosa attuale e in atto. Il ruolo di vertice e di promotore-organizzatore rivestito dall'indagato all'interno di una struttura associativa, la sua spregiudicatezza e la sua capacità di convincimento dei sodali, nonché la persistenza del vincolo associativo e la verosimile operatività del sodalizio anche in epoca successiva ai fatti contestati, possono integrare gli elementi idonei a fondare il pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati della stessa specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza dell'1/7/2017 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Enrico Mengoni;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza dell'1/2/2017, il Tribunale del riesame di Napoli annullava - quanto…

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