Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18687 del 11 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18687PEN

Massima

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Il comportamento persecutorio e minaccioso nei confronti della persona offesa, caratterizzato da una pluralità di condotte reiterate nel tempo, che hanno ingenerato in quest'ultima uno stato di ansia e paura per la propria incolumità e quella del proprio figlio, integra il reato di atti persecutori, anche qualora vi sia stata una temporanea riconciliazione tra le parti, in quanto tale circostanza non esclude la perdurante condizione di disagio psicologico della vittima, accertata sulla base di riscontri oggettivi come il contenuto dei messaggi minacciosi e l'episodio dell'incendio doloso. In tali casi, il giudice, nel determinare la pena, deve tenere conto della gravità delle condotte poste in essere dall'imputato, dei suoi precedenti penali e del principio di proporzionalità tra sanzione e reato, potendo bilanciare l'attenuante della semi-infermità di mente con l'aggravante specifica del reato di atti persecutori in termini di equivalenza, ove ritenga che il grado di colpevolezza e la personalità dell'agente non giustifichino un diverso esito del giudizio di bilanciamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/05/2021 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TASSONE KATE ha concluso chiedendo rigettarsi il ricorso.
Il difensore dell'imputato ha insistito all'accoglimento del ricorso.
CAMERALIZZATA.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza impugnata la C…

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