Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 915 del 2022

ECLI:IT:CGARS:2022:915SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo quando: 1. Le opere realizzate non risultano contemplate in una precedente domanda di sanatoria, anche se questa risulta ancora pendente per carenza di documentazione. L'amministrazione non è vincolata dalla mera presentazione di una domanda di sanatoria, essendo necessario che le opere oggetto di demolizione siano state effettivamente comprese nella relativa istanza. 2. Le opere sono state realizzate in assenza delle necessarie autorizzazioni e in violazione dei vincoli urbanistici, paesaggistici e sismici gravanti sull'area, la cui esistenza non sia stata contestata dal destinatario del provvedimento. In tali casi, l'amministrazione è tenuta ad esercitare i poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, ordinando la demolizione ai sensi dell'art. 27, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001. 3. Il proprietario dell'area su cui insistono le opere abusive è individuato come responsabile in solido dell'abuso, ai sensi della normativa vigente, indipendentemente dalla sua effettiva partecipazione alla realizzazione delle opere. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/08/2022

N. 00915/2022REG.PROV.COLL.

N. 00774/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 774 del 2019, proposto dai signori Vito Arculeo e Laura Arculeo, rappresentati e difesi dall’avvocato Daniele Zummo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via G. Marconi n. 7;

contro

il Comune di Trappeto, non costituito in giudizio;

nei confronti

i signori Giuseppe Bonomo e Antonina Oliva, rappresentati e difesi dall’avvocato Lorenzo Giamporcaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia…

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