Il mancato adempimento di un decreto ingiuntivo definitivo da parte di una pubblica amministrazione, nonostante la notifica in forma esecutiva e la diffida al pagamento, legittima il giudice amministrativo ad ordinare l'esecuzione del titolo esecutivo, con la nomina di un commissario ad acta che provveda al pagamento delle somme dovute, a carico e spese dell'amministrazione inadempiente. Il giudice, infatti, è tenuto ad accogliere il ricorso volto all'ottemperanza di un decreto ingiuntivo divenuto definitivo, in quanto in tal caso ricorrono tutti i presupposti necessari per l'esecuzione forzata nei confronti della pubblica amministrazione, ai sensi degli articoli 90 e 91 del R.D. 642/1907, vigenti all'epoca della proposizione del giudizio. L'amministrazione è pertanto obbligata a dare esecuzione al decreto ingiuntivo entro il termine assegnato, provvedendo al pagamento delle somme dovute, oltre alle spese necessarie per ottenere la definitività del titolo. In caso di ulteriore inadempimento, il giudice nomina un commissario ad acta, con il compito di provvedere al pagamento, anche mediante modifiche di bilancio, a carico e spese dell'amministrazione inadempiente. Le spese di giudizio seguono la soccombenza e sono poste a carico dell'amministrazione.