Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'approvazione del Piano di Governo del Territorio (PGT) di un Comune, ha affermato che: 1. Il ricorso volto all'annullamento del PGT deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora il Comune abbia successivamente approvato una variante al PGT che ha dettato una nuova disciplina urbanistica per i fondi oggetto del ricorso. In tal caso, l'eventuale annullamento del PGT originario non sarebbe di alcuna utilità per la parte ricorrente. 2. La domanda di risarcimento del danno proposta dalla parte ricorrente è manifestamente infondata per mancato assolvimento dell'onere probatorio. Infatti, la parte ricorrente non ha offerto alcuna concreta prova del danno asseritamente subito, limitandosi a chiedere una consulenza tecnica d'ufficio meramente esplorativa, che non può supplire alle lacune probatorie. Neppure può trovare applicazione la valutazione equitativa del danno ai sensi dell'art. 1226 c.c., in assenza di una prova minima del danno. 3. Le spese di lite sono poste a carico della parte ricorrente soccombente.