Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17263 del 5 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17263PEN

Massima

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Il concorso in più episodi di furto e la partecipazione a un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, unitamente al possesso di sostanze stupefacenti, integrano gravi indizi di colpevolezza e consentono di desumere la pericolosità sociale dell'indagato, giustificando l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, anche in considerazione dei precedenti penali e della prognosi negativa circa l'osservanza di obblighi e prescrizioni connessi a misure meno gravose. Il giudice di merito può fondare la valutazione delle esigenze cautelari non solo sulla gravità del titolo di reato, ma anche sulla concreta modalità della condotta e sulle circostanze di fatto in presenza delle quali essa si è svolta, in quanto tali elementi restano imprescindibili per effettuare una prognosi di probabile recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/10/2019 del TRIBUNALE DEL RIESAME di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere MATILDE BRANCACCIO;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale LUIGI BIRRITTERI che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di (OMISSIS) …

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