Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 21551 del 20 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21551CIV

Massima

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Il giudice, nell'esercizio del proprio potere di correzione degli errori materiali contenuti nelle proprie pronunce, può rettificare il dispositivo di un'ordinanza laddove questo risulti in contrasto con quanto correttamente esposto nella motivazione, al fine di assicurare la coerenza interna del provvedimento e la conformità della decisione finale alle effettive statuizioni adottate. Tale potere di correzione, che non incide sul contenuto sostanziale della pronuncia, è volto a garantire l'integrità e la chiarezza del provvedimento giurisdizionale, evitando che l'errore materiale possa ingenerare incertezze o equivoci applicativi. Il giudice, pertanto, è tenuto a rettificare il dispositivo di un'ordinanza laddove questo risulti in contrasto con quanto correttamente esposto nella motivazione, al fine di assicurare la coerenza interna del provvedimento e la conformità della decisione finale alle effettive statuizioni adottate, senza che ciò comporti una modifica del contenuto sostanziale della pronuncia. Tale potere di correzione, che non incide sul merito della decisione, è volto a garantire l'integrità e la chiarezza del provvedimento giurisdizionale, evitando che l'errore materiale possa ingenerare incertezze o equivoci applicativi. La rettifica del dispositivo, pertanto, si configura come un mero adeguamento formale della pronuncia, necessario a ripristinare la corrispondenza tra la parte motiva e il dispositivo, in ossequio ai principi di correttezza, trasparenza e buona amministrazione della giustizia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SALME' Giuseppe - Presidente

Dott. DI PALMA Salvatore - Consigliere

Dott. ZANICHELLI Vittorio - Consigliere

Dott. SCHIRO' Stefano - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

BU. GE. ((OMESSO)) elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA CAVOUR, PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avvocato MARRA ((omissis)), giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI;

- intimata -

avverso l'ordinanza n. 8592/2008 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE di ROMA del 29/01/08, depositata il 03/04/2008;

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