Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1412 del 11 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1412PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. si distingue dal reato di deturpamento o imbrattamento previsto dall'art. 639 c.p. in quanto il primo produce una modificazione della cosa altrui che ne diminuisce in modo apprezzabile il valore o ne impedisce anche parzialmente l'uso, dando luogo alla necessità di un intervento ripristinatorio dell'essenza e della funzionalità della cosa stessa, mentre il secondo produce solo un'alterazione temporanea e superficiale della "res", il cui aspetto originario è comunque facilmente reintegrabile. Pertanto, il danneggiamento del manto erboso non può essere qualificato come "vulnus" sia estetico che materiale all'ambiente, in quanto l'erba, in quanto bene giuridico tutelato, non costituisce un elemento essenziale e funzionale dell'ambiente tale da determinare un pregiudizio irreversibile. Inoltre, la valutazione della sussistenza del dolo nel reato di danneggiamento deve tenere conto della buona fede dell'imputato, non potendo essere ritenuta provata la volontarietà della condotta in presenza di tale elemento soggettivo. Infine, la determinazione della pena e del risarcimento del danno deve essere proporzionata all'effettiva entità del fatto, senza considerare il danno ambientale in senso lato, ma solo il concreto pregiudizio arrecato al bene giuridico tutelato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. DI JORIO Giorgio - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/04/2007 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

sentiti:

il Procuratore Generale, Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

il difensore del ricorrente avv. DELAIMI Francesc…

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