Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6439 del 17 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6439PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti richiede la prova di un contributo apprezzabile e stabile al mantenimento in vita del sodalizio criminoso, non essendo sufficiente la mera occasionale partecipazione ad uno dei reati-scopo dell'associazione. Ai fini della configurabilità del reato associativo, non è sufficiente la dimostrazione della partecipazione dell'indagato ad un singolo episodio di importazione di sostanze stupefacenti, occorrendo invece la prova di un vincolo durevole e della volontà di far parte stabilmente della struttura criminale, assistita dalla consapevolezza di agire in concorso con almeno altre due persone. L'occasionalità del contributo dell'indagato, emerso in un unico episodio di importazione di stupefacenti nell'ambito di un più ampio contesto di attività illecite protratte nel tempo da parte degli altri associati, esclude la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo. In assenza di un quadro indiziario grave in ordine alla partecipazione dell'indagato all'associazione per delinquere, le esigenze cautelari non possono essere ritenute concrete e attuali sulla base della sola contestazione del reato-scopo, dovendosi valutare la singolarità e la risalenza temporale della condotta ascritta all'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/08/2015 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Emanuela Gai;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. FILIPPI Paola che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 2…

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