Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3425 del 24 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3425PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna per lesioni volontarie gravi ed aggravate, afferma il principio secondo cui il ricorso per cassazione deve contenere specifiche censure alla motivazione della decisione impugnata, non essendo sufficiente la mera esposizione di una generica doglianza o l'indicazione di un astratto vizio di legge. In particolare, il ricorrente deve evidenziare in modo puntuale le ragioni di fatto e di diritto a sostegno delle proprie deduzioni, senza limitarsi a una richiesta di mera rimodulazione della pena. L'inammissibilità del ricorso per carenza di specificità dei motivi comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in applicazione del principio di responsabilità per le conseguenze derivanti dall'impugnazione manifestamente infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/5/2014 della Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la…

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