Consiglio di Stato sentenza n. 10947 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10947SENT

Massima

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Il diritto allo scomputo totale o parziale degli oneri di urbanizzazione a fronte della realizzazione diretta delle opere di urbanizzazione da parte del soggetto attuatore/titolare del permesso di costruire non sorge automaticamente, ma è subordinato ad una valutazione discrezionale e all'accettazione espressa da parte dell'amministrazione comunale. La mera previsione convenzionale dell'obbligo di realizzazione diretta delle opere di urbanizzazione da parte del privato non comporta di per sé il diritto allo scomputo, essendo necessaria un'espressa accettazione da parte del Comune, in assenza della quale il soggetto attuatore/titolare del permesso di costruire è comunque tenuto al versamento degli oneri di urbanizzazione secondo le disposizioni vigenti al momento del rilascio del titolo edilizio, senza possibilità di scomputo. L'art. 16, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001, che consente al privato di eseguire direttamente le opere di urbanizzazione in alternativa al pagamento dei connessi oneri, ha effetto soltanto se la proposta del privato sia accettata dal Comune secondo le modalità e le garanzie dettate dal medesimo e previste in una convenzione o in un atto unilaterale d'obbligo, circostanza che non ricorre nel caso di specie in cui la convenzione non prevede alcuna accettazione espressa da parte del Comune dello scomputo degli oneri.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/12/2023

N. 10947/2023REG.PROV.COLL.

N. 10216/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10216 del 2018, proposto dalla società Simea a r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Cosenza, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Calabria, sede di Catanzaro, II sezione, n. 883/2018, depositata il 16 aprile 2018 e non notificata.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4…

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