Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17500 del 18 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17500PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, lett. c), c.p.p., può essere desunto dalla gravità del titolo di reato, dalle modalità di realizzazione della condotta delittuosa, dalla personalità dell'indagato e dalla sua capacità a delinquere, nonché dalla vicinanza temporale dei fatti, purché tali elementi siano congruamente e logicamente argomentati, in modo da rendere il pericolo non solo concreto, ma anche attuale, secondo i principi affermati dalla giurisprudenza di legittimità. La valutazione della sussistenza di tale esigenza cautelare deve tenere conto di un complesso di emergenze, senza limitarsi a mere formule di stile, al fine di giustificare adeguatamente l'adozione della misura cautelare, in conformità al principio di proporzionalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonell - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/10/2017 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18…

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