Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46839 del 25 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46839PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del sindacato sulle misure di prevenzione, è tenuto a verificare la sola rispondenza degli elementi esaminati dal giudice di merito ai parametri legali imposti per l'applicazione delle singole misure, senza poter sindacare il merito della motivazione, salvo il caso di motivazione apparente. Pertanto, il controllo di legittimità si limita a riscontrare la presenza di una motivazione congrua e logica, senza poter riesaminare la valutazione discrezionale compiuta dal giudice di merito in ordine alla persistenza della pericolosità sociale del soggetto, anche in presenza di elementi favorevoli come l'affidamento in prova o l'assunzione lavorativa, atteso che tali circostanze non determinano automaticamente il venir meno della pericolosità, la cui valutazione rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito. La limitazione del sindacato di legittimità alle sole violazioni di legge, in materia di misure di prevenzione, è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale come non irragionevole, in considerazione delle peculiarità del relativo procedimento, sia sul piano del rito che su quello sostanziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla Corte di appello di Bari il 19/03/2015;>
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
lette le conclusioni del Procuratore generale presso questa Corte, nella persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha richiesto l'annullamento con rinvio del decreto impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Bari, con il provvedimento in epigrafe,…

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