Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10145 del 6 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10145PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, deve considerare l'insieme degli elementi probatori, senza ricorrere a presunzioni di stabilità della pericolosità, anche in presenza di un apprezzabile periodo di detenzione del proposto. Ciò in quanto, ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011, art. 6, comma 1, il giudice è tenuto a verificare in concreto la persistenza della pericolosità sociale del destinatario della misura, senza poter presumere automaticamente tale persistenza sulla base della sola commissione di precedenti reati, specie quando tra questi e l'applicazione della misura sia decorso un significativo lasso di tempo. Tuttavia, ove il periodo di tempo intercorso tra l'ultima manifestazione di pericolosità e l'applicazione della misura sia contenuto, il giudice può correttamente ritenere sussistente il requisito dell'attualità della pericolosità sociale, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto, senza che ciò integri una indebita presunzione di permanenza della stessa. Inoltre, la durata e gli obblighi imposti con la misura di prevenzione devono essere adeguatamente motivati dal giudice, in relazione alle concrete esigenze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, senza che il mero decorso di un periodo di detenzione possa di per sé comportare una riduzione automatica della durata o dell'entità degli obblighi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 19/04/2017 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del PG, Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 19 aprile 2017, la Corte di appello di Catanzaro ha confermato il decreto applicativo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di an…

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