Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27726 del 15 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:27726PEN

Massima

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Il reato di diffamazione aggravata si configura quando l'agente, con comunicazioni o espressioni offensive, lede la reputazione altrui, attribuendo fatti determinati, anche se non costituenti reato, idonei a nuocere all'onore, al decoro o alla reputazione della persona offesa. Tale condotta è punibile a querela della persona offesa, salvo che il fatto sia commesso in danno di un ente pubblico o di un privato concessionario di un pubblico servizio. La diffamazione aggravata si distingue dalla calunnia, in quanto in quest'ultima il soggetto attivo attribuisce falsamente all'altrui persona un fatto determinato costituente reato, mentre nella diffamazione l'attribuzione, pur lesiva della reputazione, non integra necessariamente un fatto costituente reato. Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, è sufficiente che l'agente abbia coscienza e volontà di ledere la reputazione altrui, essendo irrilevante l'effettiva conoscenza della falsità delle affermazioni diffamatorie da parte del soggetto passivo. La diffamazione può essere commessa anche attraverso l'invio di comunicazioni scritte, come nel caso di lettere o missive, purché le stesse siano idonee a raggiungere una pluralità di destinatari. Inoltre, la diffamazione può essere aggravata dalla modalità di diffusione, come nel caso in cui le espressioni offensive siano state divulgate in un contesto pubblico o attraverso mezzi di comunicazione di massa. Infine, il reato di diffamazione aggravata è procedibile a querela della persona offesa, salvo che il fatto sia commesso in danno di un ente pubblico o di un privato concessionario di un pubblico servizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/09/2016 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore delle parti civili (OMISSIS) s.r.l. e (OMISSIS), che ha chiesto la conferma della sent…

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