Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 344 del 2013

ECLI:IT:TARUMB:2013:344SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento della Soprintendenza, che revoca il parere favorevole del Comune per il rilascio della concessione in sanatoria di un manufatto abusivo realizzato in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, è legittimo qualora il Comune non abbia adeguatamente motivato la compatibilità dell'opera con i valori paesistici tutelati, limitandosi a prescrivere interventi di mitigazione dell'impatto senza una compiuta verifica della effettiva inseribilità del manufatto nel contesto ambientale vincolato. L'autorità competente al rilascio del nulla osta paesaggistico deve infatti esternare in modo circostanziato e puntuale le ragioni per cui ritiene che la permanenza dell'opera abusiva non comporti lesione o menomazione dei valori codificati dal vincolo, non essendo sufficiente il mero richiamo a prescrizioni di adeguamento.

Sentenza completa

N. 00104/2005
REG.RIC.

N. 00344/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00104/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 104 del 2005, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Perugia, piazza Danti, 28;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici dell'Umbria, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Perugia, via degli Offici, 14;

nei confronti di

Comune di Città di Castello; Dirigente del Settore Urbanistico del Comune Città di Castello;

per l'annullamento

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