Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45968 del 5 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45968PEN

Massima

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La condotta di aggressione violenta e sproporzionata, realizzata con l'utilizzo di un'arma da taglio in modo da colpire intenzionalmente zone vitali del corpo della vittima, integra il delitto di tentato omicidio pluriaggravato, anche quando l'aggressore abbia rivolto alla vittima epiteti discriminatori di natura razziale, in quanto tale condotta è idonea a manifestare un pregiudizio di inferiorità legato alla condizione della vittima e a suscitare in altri analogo sentimento di odio, configurando così la circostanza aggravante della finalità di discriminazione razziale prevista dall'art. 604-ter c.p., a prescindere dalla specifica motivazione soggettiva dell'agente. La valutazione complessiva delle modalità dell'azione e del contesto in cui essa si è svolta consente di ritenere sussistente l'animus necandi, escludendo la rilevanza di eventuali comportamenti provocatori o aggressivi della vittima, che non valgono a giustificare o scusare la reazione sproporzionata dell'aggressore. La determinazione della pena, in relazione alla particolare gravità del fatto e alla personalità dell'imputato, risulta congrua e adeguatamente motivata, senza che possano essere accolte doglianze generiche sulla sua entità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaell - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/11/2021 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MAGI RAFFAELLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore BIRRITTERI LUIGI che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in data 22 aprile 2021 il GIP del Tribunale di Bologna ha affermato la …

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