Consiglio di Stato sentenza n. 1494 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:1494SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche senza l'esecuzione di opere edilizie, è giuridicamente rilevante quando determina un maggior peso urbanistico sul tessuto urbano, comportando un aggravio di servizi e incidendo sulla viabilità e sul traffico ordinario della zona interessata, con correlata esigenza di parcheggi. Pertanto, il Comune è legittimato a intervenire e sanzionare tali mutamenti, anche ove effettuati senza opere, per immobili di non minimale consistenza, in quanto gli stessi non possono essere inibiti a chi vi abbia interesse, ma ciò non preclude la riscossione dei contributi corrispondenti agli oneri di urbanizzazione. La destinazione d'uso degli immobili condiziona le esigenze infrastrutturali, individuate dalla normativa sotto forma di standard urbanistici, e il Comune è competente a disciplinare i mutamenti di destinazione d'uso, anche senza opere, in base alla legislazione statale e regionale di settore. La zonizzazione funzionale vincolante, per la tutela di interessi pubblici primari, è legittima anche all'interno della medesima macro area, e il Comune può legittimamente prevedere, nel proprio strumento urbanistico, l'uso "studio professionale" all'interno della categoria "direzionale" e non in quella "residenziale". Inoltre, la determinazione dei valori venali degli immobili e della quantificazione delle relative sanzioni rientra nella competenza della Giunta comunale, e non del Consiglio, in quanto attiene all'attività gestionale e non a quella di indirizzo e controllo politico-amministrativo riservata al Consiglio. Infine, il procedimento sanzionatorio non è viziato da carenza istruttoria, essendo stato accertato il mutamento di destinazione d'uso dell'immobile.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/03/2017

N. 01494/2017REG.PROV.COLL.

N. 02329/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2329 del 2006, proposto dalla società Legalcom s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Cosseria n. 5;

contro

il Comune di Seregno in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II n. 18;
la Provincia di Milano, in persona del Presidente in carica, non costituita in giudizio;
la Regione Lombardia, in persona del Presidente in carica, non costitui…

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