Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9088 del 27 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9088PEN

Massima

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Il concorso nel reato di falso in titoli di credito presuppone la prova certa della partecipazione materiale dell'imputato alla falsificazione della firma, non essendo sufficiente la mera consegna degli assegni rubati ad un terzo, anche se finalizzata al profitto di quest'ultimo. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente escludere la responsabilità penale dell'imputato per il reato di falso quando, pur essendo accertato il furto degli assegni, non vi siano prove certe della sua diretta partecipazione alla materiale falsificazione delle firme, dovendosi in tal caso attribuire tale condotta criminosa al soggetto che ha effettivamente incassato i titoli contraffatti. La valutazione degli elementi probatori compiuta dal giudice di merito, se congruamente motivata e scevra da vizi logici, è insindacabile in sede di legittimità, non potendosi in tale sede procedere a un nuovo esame del merito della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) DE. DE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/04/2008 GUP PRESSO TRIB. MINORI di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso…

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