Il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari personali è impugnabile esclusivamente mediante appello, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., e non con il ricorso immediato per cassazione previsto dall'art. 311 c.p.p., comma 2, il quale è ammesso soltanto contro le ordinanze che dispongono una misura coercitiva e solo per violazione di legge. Il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 569 c.p.p., comma 1, è limitato alla sola fase di cognizione e non trova applicazione nella fase esecutiva, come confermato dall'art. 569 c.p.p., comma 3, che esclude tale rimedio nei casi previsti dall'art. 606 c.p.p., comma 1, lett. e). Inoltre, il ricorso immediato per cassazione ex art. 111 Cost. ha natura residuale e non può trovare applicazione laddove è previsto il rimedio dell'appello, come stabilito dall'art. 568 c.p.p., comma 2. Pertanto, il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari personali è impugnabile esclusivamente mediante appello, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., non essendo ammesso il ricorso immediato per cassazione, né il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 569 c.p.p., comma 1, o dell'art. 111 Cost.