Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1625 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:1625SENB

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate senza il prescritto permesso di costruire, avendo natura vincolata, è correttamente motivato con il riferimento all'accertata carenza del titolo abilitativo e alla natura delle opere realizzate, senza che rilevi la dedotta vetustà dei manufatti, ove non comprovata in modo idoneo, né l'esistenza di un provvedimento di sequestro penale, che non influisce sulla legittimità dell'ordinanza amministrativa di demolizione, potendo l'interessato richiedere la revoca del provvedimento cautelare penale ai fini dell'esecuzione della prescrizione ripristinatoria irrogata dall'autorità amministrativa. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non comporta l'annullamento dell'atto impugnato, stante la natura del vizio e la correttezza sostanziale del provvedimento, mentre l'accertamento dell'abuso edilizio può essere validamente effettuato anche dalla polizia municipale, non essendo prevista alcuna incompetenza di tale organo in materia.

Sentenza completa

N. 09213/2010
REG.RIC.

N. 01625/2011 REG.PROV.COLL.

N. 09213/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 9213 del 2010, proposto da
TOTINI PAOLA domiciliata ex lege in Roma, presso la Segreteria del TAR e rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)) del foro di Tivoli

contro

COMUNE DI SAN CESAREO, in persona del Sindaco p.t. – non costituito in giudizio

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 46 prot. n. 12777 del 22 luglio 2010 con cui il Comune di San Cesareo ha ordinato la demolizione delle opere ivi indicate e consistenti nella realizzazione di un fabbricato residenziale a due piani avente superficie abitabile complessiva di circa 140 mq. e di …

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