Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36514 del 21 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36514PEN

Massima

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Il provvedimento di scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare non può essere negato all'imputato quando la custodia stessa debba protrarsi per altro o altri reati, in quanto in tale ipotesi il provvedimento di scarcerazione ha natura puramente dichiarativa, dovendo comunque proseguire lo stato di privazione della libertà. Tuttavia, qualora le ordinanze cautelari siano distinte e relative a reati diversi, l'intervenuta sentenza di condanna per uno dei reati non può esplicare alcun effetto sulla seconda ordinanza, autonoma rispetto alla prima, sussistendo pertanto l'interesse dell'imputato all'impugnazione di tale provvedimento, al fine di poter riacquistare la libertà ove dovesse decadere il primo titolo custodiale. In caso di annullamento con rinvio per difetto di motivazione, il giudice del rinvio è tenuto a giustificare il proprio convincimento di merito secondo lo schema enunciato nella sentenza di annullamento, non potendo sottrarsi a tale obbligo di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/02/2009 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GENTILE DOMENICO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

Letti i motivi proposti dal Difensore che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO

Pi. Sa. , con is…

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