Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1234 del 2021

ECLI:IT:TARBA:2021:1234SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a reprimere gli abusi edilizi e a ripristinare la legalità, anche a distanza di tempo, senza che sia necessario dimostrare un interesse pubblico concreto e attuale, essendo sufficiente l'accertamento dell'abuso. L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, privo di titolo edilizio, è atto dovuto e non necessita di ulteriori oneri motivazionali, oltre alla mera constatazione dell'illecito, anche quando il Comune abbia tardato nell'adottare il provvedimento sanzionatorio. L'amministrazione comunale, infatti, non può esimersi dall'esercitare i propri poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, a tutela dell'interesse pubblico al corretto assetto del territorio, indipendentemente dal decorso del tempo. Pertanto, l'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, privo di titolo edilizio, è legittimo e non richiede una specifica motivazione in ordine all'attualità dell'interesse pubblico al ripristino della legalità violata, essendo sufficiente l'accertamento dell'illecito edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/07/2021

N. 01234/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00240/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 240 del 2019, proposto da
F.C., rappresentata e difesa dagli avvocati Aldo Loiodice e Michelangelo Pinto, con domicilio digitale come da P.E.C. iscritte al registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);

contro

Comune di Trinitapoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Nino Sebastiano Matassa, con domicilio digitale come da P.E.C. iscritta al registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);

per l'annullamento

- della ordinanza del 3° settore n. 19 del 17.12.2018, notificata alla ricorrente in data 20.12.2…

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